Viaggio in Turkmenistan

Viaggio in Turkmenistan

PROPOSTA DI VIAGGIO

Tra aree desertiche, siti archeologici e villaggi tradizionali.
Viaggio di gruppo con voli di linea ed accompagnatore.

Prezzo da definire

Una vera e propria spedizione che attraversa il Deserto sabbioso del KARAKUM, “Le Sabbie Nere”, da Ovest ad Est. Le rovine delle antiche città carovaniere come MERV e DEKHISTAN, localizzate lungo la Via della Seta che in questo territorio arrido doveva passare per punti obbligati. Quindi TURKMENBASHI, la porta dell’Asia Centrale sul Mar Caspio; lo splendido Canyon di YANGIKALA, dalle erose rocce colorate che variano dal bianco latte al rosso carminio. La traversata del deserto del KARAKUM con la notte ai bordi dello straordinario cratere di fuoco di DARWAZA e gli isolati villaggi di allevatori di capre e cammelli. E ancora il sito di GONUR DEPE, la culla della prima religione monoteistica: lo zoroastrismo. E come dimenticare la città carovaniera di MERV (Unesco), la “Regina del Mondo”, e NISSA (Unesco), l’antica capitale del Regno dei Parti che visse per più di 1000 anni prima di essere distrutta dai Mongoli di Gengis Khan. E per finire l’incredibile capitale Ashgabat con una architettura modernissima a tratti surreale: lussuosi edifici in marmo bianco e scintillanti cupole dorate.

Programma di Viaggio
01 GIORNO: Italia – Ashgabat
Incontro dei Signori partecipanti direttamente all’aeroporto Marco Polo di Venezia/Tessera con il nostro accompagnatore presso il banco della compagnia Turkish Airlines, in tempo utile per le formalità d’imbarco e partenza alle ore 20.25 con i voli regolari di linea per Ashgabat, via Istanbul. Pasti, rinfreschi e pernottamento a bordo.

02 GIORNO: Ashgabat
Arrivo a Ashgabat alle ore 06.50, formalità di sbarco (ottenimento del visto e tassa d’immigrazione da effettuarsi e pagarsi in loco all’aeroporto di Ashgabat). Una volta svolte le formalità richieste, incontro con gli organizzatori locali e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e relax. Nel primo pomeriggio, visita guidata di Ashgabat. Cena e pernottamento in hotel.
Ashgabat, “la città dell’Amore”, divenne una prospera cittadina di frontiera, lungo la linea ferroviaria Transcaspiana. L’attuale Ashgabat è il risultato di una completa ricostruzione e trasformazione voluta dall’ex presidente Niyazov, in carica nel periodo post-sovietivo. Oggi Ashgabat viene chiamata “Città Bianca” ricoperta di marmo e oro: cupole dorate, spettacolari fontane, enormi sculture e piazze per parate militari. La versione moderna di Ashgabat può essere definita come un incrocio tra Las Vegas e Pyongyang (capitale della Corea del Nord).

03 GIORNO: Ashgabat – Geok Depe – Nohur – Serdar
Dopo la prima colazione partenza con auto 4×4 verso nord-ovest. Sosta nel villaggio di Geok Depe, “Collina Verde”, dove un tempo sorgeva una fortezza di fango nella quale persero la vita 15.000 turkmeni nel tentativo di opporre l’ultima resistenza all’esercito russo. Oggi vi sorge la grande e futuristica Moschea di Saparmurat Hajji, dalle cupole azzurro-cielo. Poco distante si visita un allevamento di preziosi cavalli Akhal-Tekè, vero orgoglio nazionale dei turkmeni. Proseguimento verso i primi contrafforti della catena del Kopet Dag, che segna il confine con il vicino Iran, per raggiungere il villaggio montano di Nohur. Gli abitanti di Nohur rivendicano la discendenza dall’esercito di Alessandro Magno, hanno mantenuto le proprie tradizioni e parlano tuttora un dialetto turkmeno. Pranzo tipico in casa privata. Visita del singolare cimitero, dove ogni tomba è decorata con poderose corna di capra di montagna e/o stambecco. Si prosegue per la città di Serdar. Cena e pernottamento in guest-house, chiamata “Chinar”.

04 GIORNO: Chinar – Karakala – Madau – Dehistan
Dopo la prima colazione si prosegue verso ovest alla base delle aride montagne del Kopet Dag fino al villaggio di Karakala circondato da basse colline argillose erose in forma di calanchi, un desolato paesaggio lunare. Pranzo a picnic presso una famiglia del villaggio di Madau. Dopo pranzo ci si addentra nel takir, una vasta e desolata pianura di terreno argilloso, per raggiungere le rovine di Dehistan, città carovaniera che sorgeva lungo il ramo della Via della Seta che da Konye-Urgench si dirigeva verso la Persia aggirando la catena montuosa del Kopet Dag. Dehistan, conosciuta anche come Misrian. Cena e pernottamento in campo mobile.

05 GIORNO: Dehistan – Turkmenbashi – Awaza
Dopo la prima colazione visita del cimitero di Mashat che conserva le rovine di cinque mausolei, tra cui quello di Shir-Kabir, il più antico del Paese (X secolo). Poi si prosegue verso il Mar Caspio, il più grande mare chiuso (lago) della Terra. Arrivo a Turkmenbashi, l’antica Krasnovodsk, il cui primo insediamento risale al 1717, quando un distaccamento di soldati russi al comando del principe Alexander Bekovich sbarcò nella zona con l’intenzione di procedere verso Khiva. Alla fine dell’800 Krasnovodsk divenne famosa grazie al transito della linea ferroviaria Transcaspiana. Da allora la città ha assunto una dimensione cosmopolita ed è abitata da un mix di cittadini russi, turkmeni e azeri. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita della città, con l’originale stazione ferroviaria di fine 800 in stile moresco e il vivace mercato centrale dove è possibile acquistare l’ormai raro e costoso caviale del Caspio. Si prosegue per la moderna località balneare di Awaza, dove recentemente sono sorti numerosi hotel di lusso lungo una bella spiaggia lambita dalle acque trasparenti del Mar Caspio. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

06 GIORNO: Awaza – Gozli Ata – Kamal Ata
Dopo la prima colazione partenza verso est attraverso le valli tra i monti Balkan. Si discende in una vasta depressione naturale, per raggiungere il remoto mausoleo di Gozli Ata nel bel mezzo di un deserto roccioso. Noto insegnante sufi agli inizi del XIV secolo, Gozli Ata godette di un ampio seguito fino al momento della sua morte avvenuta per mano degli invasori mongoli. Nei pressi del mausoleo, importante luogo di pellegrinaggio, sorge un curioso cimitero dove le stele in pietra delle tombe presentano una piccola concavità sulla parte sommitale per raccogliere la scarsa acqua piovana e “dissetare” le anime dei defunti. Pranzo a picnic, se fortunati in compagnia dei pellegrini. Tutto qui è circondato da una steppa in prossimità di un fiume stagionale nel cui letto si trovano delle particolari formazioni rocciose di forma sferica. Cena e pernottamento in campo mobile.

07 GIORNO: Kamal Ata – il canyon di Yangikala
Si prosegue verso nord-ovest per esplorare l’attrazione naturale più spettacolare del Turkmenistan: il canyon di Yangikala, in una vasta area geografica sconosciuta anche alla maggior parte dei turkmeni. Yangi Kala significa “Fortezze Fiammeggianti” e prende il nome dalle straordinarie colorazioni delle bizzarre formazioni di pietra calcarea createsi in seguito all’erosione del terreno ad opera del vento e della pioggia. Le pareti del canyon presentano incredibili striature di colore bianco latte, rosa e rosso carminio, il fascino del luogo è accresciuto dal suo isolamento nel deserto. Pranzo a picnic. Cena e pernottamento in campo mobile.

08 GIORNO: Yangikala – Balkanabat (Monumento ai costruttori di Nemit Dag)
Ancora una mezza giornata dedicata al Canyon di Yangikala con l’opportunità di camminare tra le superbe formazioni in forma di calanchi. Pranzo a picnic. Dopo pranzo partenza per la moderna città di Balkanabat, conosciuta in origine con il nome di Nebit Dag, “Montagne del Petrolio”, piccolo centro dell’industria petrolifera nonché l’unico nucleo civilizzato della regione. Visita della cittadina e del bazar. Suggestivo il Monumento ai Costruttori di Nebit Dag, una bella statua raffigurante una carovana di uomini che spingono i loro ostinati cammelli nel bel mezzo di una tempesta di sabbia. Cena e pernottamento in hotel.

09 GIORNO: Balkanabat – Parau Bibi – Melegoch (il fiume Uzboy e le dune di sabbia)
Dopo la prima colazione partenza verso est per un paio d’ore di trasferimento su strada asfaltata. Lungo il percorso visita del mausoleo di Parau Bibi. L’ambientazione mistica è amplificata dalla steppa circostante che si estende a perdita d’occhio. Si procede ancora verso est e poi si lascia l’asfalto e si continua verso nord lungo una pista nel deserto. Si inizia la traversata dell’enorme Deserto del Karakum che occupa circa il 70% dell’intero territorio del Turkmenistan. Il suo nome significa “sabbie nere” anche se il colore della sabbia, che è comunque l’elemento predominante di questa vasta area, non è affatto nero. La vegetazione è limitata a qualche arbusto come il saksaul e l’acacia delle sabbie. La fauna è invece molto varia: iguana, tartarughe, rapaci, coleotteri e anche qualche lupo. Si raggiungono il letto del fiume Uzboy e gli insediamenti di allevatori di bestiame nei dintorni di Melegoch. Cena e pernottamento in campo mobile.

10 GIORNO: Melegoch – la fortezza di Ygdykala – Darvaza (il cratere di gas in fiamme)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per le rovine della fortezza di Ygdykala (I sec. a.C – IV sec. d.C.) un avamposto dei Parti costruito sull’alta riva rocciosa del fiume Uzboy. Si continua verso est per penetrare lentamente nel cuore del deserto del Karakum. Nel pomeriggio si raggiunge il cratere di fuoco di Darvaza, la “Porta dell’Inferno”, un cratere di origine artificiale venutosi a creare negli anni ’70 come risultato delle prospezioni geofisiche dei sovietici. Un’enorme caldera con soffioni di gas perennemente in fiamme, uno straordinario spettacolo da osservare durante la notte quando le enormi e ipnotizzanti fiamme di fuoco ricordano le porte dell’inferno. Cena e pernottamento in campo mobile nei pressi del cratere.

11-12 GIORNO: Darvaza – attraverso il Deserto del Karakum – Gonur Depe (pastori nomadi e dromedari)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per l’attraversamento della parte centrale del Deserto del Karakum. Si percorrono sperdute piste tra bassi cordoni di dune nel deserto, incontrando rari insediamenti abitati da famiglie di pastori semi-nomadi che vivono secondo le antiche tradizioni, in case di argilla o yurte, allevando pecore, capre e dromedari. La straordinaria ospitalità di questa gente è indescrivibile, per loro è ancora un immenso piacere ricevere la visita di ospiti che arrivano da lontano. Si continua verso sud, lungo un tratto di strada asfaltata, per raggiungere il sito di Gonur Depe. Le fertili pianure del Turkmenistan orientale hanno da sempre rappresentato un’isola di prosperità nel cuore dell’Asia centrale. Durante l’Età del bronzo alcuni villaggi sorsero in corrispondenza della cosiddetta Oasi di Margiana lungo il fiume Murgab. I più antichi tra questi insediamenti, tuttora in fase di scavo nel sito di Gonur Depe, hanno sconcertato il mondo dell’archeologia per la vastità della zona interessata e la complessità delle strutture ivi costruite. Secondo l’archeologo Viktor Sarianidj, Gonur Depe è stata una delle più grandi civiltà del mondo antico e senza dubbio una delle più antiche civiltà del culto del fuoco, parallela alle culture della Battriana del vicino Afghanistan. Culla della prima religione monoteistica, lo zoroastrismo, Gonur per qualche tempo sarebbe stata la patria dello stesso Zoroastro, il fondatore della setta. I primi insediamenti agricoli risalgono al 7.000 a.C. e si ritiene che la zona sia stata lentamente abbandonata durante l’Età del bronzo, quando il fiume Murgab modificò il suo corso. Gli scavi rivelano reperti relativi al 3.000 a.C., è probabile che durante la visita si riescano ad ammirare le scoperte più recenti. Le rovine più interessanti sono quelle del palazzo reale. Pranzi a picnic. Cene e pernottamenti in campi mobili.

13 GIORNO: Gonur Depe – Merv – Mary (le rovine della mitica Merv)
Si prosegue per l’antica Merv, una delle città più importanti lungo la Via della Seta dai tempi di Alessandro Magno al XIII secolo d.C.. All’apice della gloria (XI-XII sec.), quando i turchi selgiuchidi ne fecero la loro capitale, Merv era conosciuta con il nome di Marv-i-shahjahn, “Regina del Mondo”, e assieme a Damasco, Baghdad e Il Cairo, era considerata uno dei maggiori centri dell’islamismo. Non è da sottovalutare il ruolo che Merv svolse nel commercio e nel processo di civilizzazione dell’Asia centrale. Prima che i mongoli la radessero al suolo, Merv era un crogiolo di fedi religiose e gruppi etnici. Gli edifici in mattoni si stagliavano contro le oasi verdeggianti e ospitavano palazzi, moschee, caravanserragli e migliaia di abitazioni private. Le poche e sparse rovine rimaste oggi comprendono tratti della cinta muraria fortificata, fondamenta in mattoni e una miriade di ceramiche in pezzi. Il sito è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1999. Infine si giunge a Mary, capoluogo dell’omonima regione, fulcro dell’industria cotoniera del Paese. Pranzo e cena in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

14 GIORNO: Mary – Ashgabat
Dopo la prima colazione, visita di Mary, con il Museo Regionale di Mery, che ospita una collezione sapientemente organizzata di straordinari manufatti provenienti da Merv e dall’antica Oasi di Margiana, oltre a una vasta sezione etnografica. Al termine, trasferimento all’aeroporto in tempo utile per le formalità d’imbarco e la partenza del volo per Ashgabat. All’arrivo, trasferimento in hotel, sistemazione, cena e pernottamento.

15 GIORNO: Ashgabat
Prima colazione in hotel. Intera mattinata dedicata al completamento delle visite di Ashgabat, seguita dalla visita del Museo del Tappeto: con un excursus sulla storia della tessitura dei tappeti turkmeni con il tappeto tessuto a mano più grande del mondo. Poi escursione alle vicine rovine dell’antica Nissa (Patrimonio UNESCO), capitale del regno dei Parti (III sec a.C. – III sec d.C.) che, grazie alle conquiste di Mitridate I, si estendeva dal Mediterraneo alle rive dell’Indo. Un’imponente cinta di mura con 43 torri proteggeva il palazzo reale e un paio di templi, attorno ai quali sorgeva un fiorente centro commerciale. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio escursione ad Anau, un antico sito risalente al IV millennio a.C., per la visita dei resti della moschea di Seitjemel-ad-Din, costruita nel periodo medioevale e conosciuta in tutta l’Asia centrale per la sua grande bellezza. Rientro ad Ashgabat. Cena in ristorante locale. Alcune ore in hotel per il relax.

16 GIORNO: Ashgabat – Italia
Verso mezzanotte trasferimento in aeroporto in tempo utile per le formalità d’imbarco e la partenza del volo di linea Turkish Airlines per Venezia, via Istanbul. Il volo partirà alle ore 02.55. Pasti e rinfreschi a bordo. Arrivo a Venezia, fine dei servizi.

Prezzi
Prezzo da definire.
Condizioni
LA QUOTA INCLUDE: viaggio in aereo con voli regolari di linea Venezia/Ashgabat/Venezia via Istanbul, volo domestico interno da Mary a Ashgabat, la franchigia bagaglio di km 23 per persona, accompagnatore esperto da casa vostra per tutta la durata del viaggio, sistemazione in ottimi hotels a Ashgabat, Turkmenbashi, Mary, Balkanabat, in guest-house a Chinar e campi tendati mobili nelle altre località; il trattamento di pensione completa dalla cena del 08 ottobre alla cena del penultimo giorno, una bottiglia di acqua al giorno; tutti i trasferimenti, visite ed escursioni in pullman Gran Turismo ad Ashgabat come descritto nel programma, il tour del Turkmenistan in veicoli 4×4 come da programma; ingressi e visite guidate in inglese come da programma, l’assicurazione medico-bagaglio, documentazione turistica.

LA QUOTA NON INCLUDE: l’assicurazione contro spese annullamento, bevande ai pasti, mance, extras in genere e tutto quanto non menzionato nel programma

CAMPI TENDATI MOBILI:
I campi mobili sono allestiti ogni sera con gli equipaggiamenti a bordo delle vetture. Vengono fornite tende del tipo ad igloo per due persone o per uso singola, i sacchi a pelo, i materassini in neoprene. Per il montaggio delle tende, molto facile e veloce, si richiede la collaborazione dei partecipanti. Per le cene si utilizzano tavoli e sedie. I pasti vengono preparati dallo staff locale. Acqua, in quantità moderata, e catini sono a disposizione per lavarsi.

INFORMAZIONI UTILI
– tutto il tour si svolgerà esclusivamente con moderni automezzi fuoristrada 4×4 tipo Toyota Land Cruiser, con 3, max 4 passeggeri per auto
– Ad Ashgabat, la capitale ci si sposterà con minibus
– L’itinerario si svolge principalmente su piste, le condizioni delle strade asfaltate sono a tratti scadenti
– Pernottamenti in hotel 5 stelle a Ashgabat, in hotel 4 stelle a Turkmenbashi e Mary, in hotel 3 stelle a Balkanabat, in guest-house (con camere a più letti e servizi in comune) a Chinar. Sono previsti 7 pernottamenti in campo mobile. I campi mobili sono allestiti ogni sera con gli equipaggiamenti a bordo delle vetture. Vengono fornite tende del tipo ad Igloo per 2 persone o per uso singola, materassi in neoprene e sacchi a pelo
– Pasti in ristoranti locali in città, pranzi a pic-nic e cene (si utilizzano tavoli e sedie) al campo durante i giorni di spedizione. I pasti vengono preparati dallo staff locale
– In spedizione, nei campi mobili: acqua, in quantità moderata, e catini sono a disposizione per lavarsi
– Non è obbligatoria alcuna vaccinazione
– Il clima è di tipo continentale-desertico (molto asciutto) in agosto le temperature diurne variano da 25 a 35 gradi e le notturne da 15 a 25 gradi
Formalità doganali: è richiesto il visto, per questo è necessario il passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza e 2 pagine libere: Alla conferma del viaggio necessitiamo della scansione a colori (o fotocopia a colori) del passaporto, indicando anche la professione. Dopo la notifica dell’approvazione il visto viene emesso all’arrivo nel paese (visto circa USD 140,00) sono altresi necessarie 2 foto tessera a colori all’arrivo
CARATTERISTICHE: Viaggio di intenso e ricco interesse paesaggistico, culturale, storico. Una vera e propria spedizione

Polizza contro spese di annullamento: è possibile stipulare una polizza a copertura di eventuali penalità nel caso di annullamento del viaggio da parte del cliente. Informazioni in agenzia.

Gli orari di partenza, voli ed informazioni dettagliate verranno dati ai partecipanti con il “foglio notizie”.

SI RACCOMANDA AGLI INTERESSATI DI ESSERE IN POSSESSO DI UN PASSAPORTO IN CORSO DI VALIDITÀ E SCADENZA 6 MESI DOPO IL RIENTRO IN ITALIA

Si pregano i signori interessati di prendere atto delle condizioni generali d’iscrizione e partecipazione disponibili in agenzia e parte integrante della prenotazione-contratto di viaggio

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L’essenza dello spirito dell’uomo sta nelle nuove esperienze.
Quindi viaggiamo, assaporiamo i sapori, inspiriamo i profumi, inebriamoci gli occhi e viviamo… viviamo appieno ogni avventura.

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